Il «principio di contraddizione» gli è ignoto.
Egli è scienziato, ma anche «animista» («cattivo tavolo!») e «artificialista» («c’è un signore che mette l’acqua nei tubi»).
G. Rodari, Grammatica della fantasia, Edizioni EL, Padova 1997 (1973'), p. 110.
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