Questo post è la risposta a una e-mail di Camilla, autrice del blog
zeldawasawriter.
Le citazioni sono tratte da un libro che devo ancora molto rileggere di Adriana Cavarero, Tu che mi guardi, tu che mi racconti (Feltrinelli, Milano 1997).
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"Secondo Hannah Arendt la 'filosofia' blixeniana suggerisce che 'nessuno ha una vita degna di considerazione di cui non si possa raccontare una storia'. Non ne consegue però che la vita 'potrebbe anzi dovrebbe essere vissuta come una storia, che ciò che si deve fare nella vita è fare in modo che la storia si avveri'. La vita non può essere vissuta come una storia, perché la storia viene sempre dopo, risulta: è imprevedibile e impadroneggiabile, proprio come la vita." (p.9) |
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"Una celebre pittura vascolare illustra Edipo di fronte alla Sfinge nell'atto di risolvere l'enigma.
Egli non parla, indica sé stesso.
La risposta non è verbale e non nomina l'uomo, bensì consiste nella tacita parola 'io'. Quando ancora non sa chi egli stesso è, Edipo si riconosce nella definizione dell'Uomo: nella scoperta dell'oggetto di questa, si indica." (p.18) |
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"Esponibile e insieme narrabile, l'esistente si costituisce infatti sempre nella relazione all'altro. Con tutta l'inimitabile sapienza di un sapore familiare, sa di essere un'unicità irripetibile, ma non sa chi è né chi espone. Sa di essere un'identità narrabile, ma sa anche che solo un'altro può emendare la fallacia dell'impulso autobiografico." (pp.57-58) |
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"Come il pensiero, la narrazione ha a che fare con degli oggetti invisibili. L'immaginazione è comune a entrambi. (...) Similmente a Omero, Tiresia e all'aedo di Ulisse, Orfeo non può vedere colei di cui narra." (p.126 e 127) |
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"In modo simile, Maria Zambrano (I Beati, Feltrinelli, Milano 1992, p.116) scrive che 'tutto è correlato, nella vita: il vedere è il correlato dell'esser visto, il parlare dell'ascoltare, il chiedere del dare.'" (p.31) |
Sei fenomenale.
RispondiEliminaTu che da lontano capisci, dunque, di più.
RispondiEliminaUn tempo lontano pensavo fossi strana....
RispondiEliminaUn tempo più recente avevo raggiunto la convinzione che eri matta...
Ora constato che tu ti droghi...e neanche poco!!
Ma confermo che fai delle foto da favola...
Al mio non matrimonio ti vorrò!!
P.S.
Creami un post che ti inserisco l'elenco delle canzoni che tanto sono piaciute alla tua sorella gnocca... :-)
E dille che capisco perfettamente l'inglese, se per caso avesse mai pensato di fregarmi quella sera che fu....
Mi trovo spiazzata (in senso positivo), affascinata, in un certo altro senso confortata dalla magia che fuoriesce da ogni tuo guizzo espressivo, con un batticuore di quelli quando sogni ad occhi aperti o strizzi l'occhio con una bracciata fiera perchè il tuo mondo è così ..imperturbabile, rasserenante, pieno di ironia e colore..e non ci sono fragilità che tengano.
RispondiEliminaGrazie di cuore!
Da quella Lady Oscar che se le unisci i nei ti esce l'Orsa Maggiore
Lo ammetto, ho provato a unirli. Ma senza l'aiuto di Cecco non sono brava a riconoscere la costellazioni!
RispondiEliminaHey, ma la Ale non ha solo una sorella gnocca, ne ha due, una più gnocca dell'altra!!!
RispondiEliminagrazie zio. Per fortuna ci sono le tue correzioni.
RispondiEliminaChiara
x Chiara
RispondiEliminaUn tempo c'era la sorella gnocca e quella spettinata (tu).
Per distinguervi vi chiamavo così.
Devo ammettere che però la maternità ti ha reso a mio giudizio più bella della sorella gnocca (e fighetta) che ora mi sembra la compagna di Mr. Brown con quel cappottino che fa tanto signora inglese..
Così adesso per una ragione o per l'altra me date tutte e tre!!!
Alberto
scrissi e si cancellò... o forse cancellai io, persa come sono nella difficoltà del fare!
RispondiEliminama ti dissi GRAZIE e te lo ridico con forza, sono onorata di questo bellissimo post!
cami
Come ti capisco sulla difficoltà del fare, soprattutto telematico e nonostante la webdimestichezza!
RispondiEliminaCredevo ti fosse sfuggito!