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mercoledì 2 aprile 2014

Piante

Finalmente è Primavera e io l'ho accolta con un bel raffreddore!
Nonostante questo è partito il neurone delle piante, come ogni anno, perciò ecco una carrellata di idee per sistemarle in casa. Io preferisco tenerle in casa perché il mio balcone è in camera da letto e l'affaccio non è granché e nemmeno le mie vicine cattivissime!
Le idee sono davvero tante nonostante siano il risultato di una selezione, io prediligo i bulbi (ma ormai non è più stagione) e le piante di odori, non sono un'appassionata di piante grasse ma so che tante persone invece le coltivano in modo maniacale. In questo periodo tuttavia ci si può davvero sbizzarrire con varietà e colori.

lunedì 10 marzo 2014

Il materialismo è anche Ikea - IKEA PS 2014

Come sono materiale! 
Desidero già metà della collezione PS 2014 di Ikea e in casa nostra non c'è più posto. 
Magari potessi fiondare quelle quattro ingombranti cose che non mi appartengono e usare lo spazio a modo mio. 
Tra l'altro in questa collezione c'è molto mix di legno naturale e imbiancato come piace a me, c'è il solito minimalismo nordico e nuovi colori, c'è il nero, c'è il metallo e una rivisitazione funzionale del vintage.
 La forma ad angolo è una trovata molto ikeiana e da una pista al classico mobile su misura che impalla l'ambiente oltre a essere sempre troppo costoso.
La luce è concepita in senso ludico e non soltanto funzionale: mi piace questa visione! 
E infine anche in questa collezione si respira la contaminazione sportiva (già in quella precedente comparivano gli armadietti da palestra rivisitati, qui ci sono panche e scalette) e il solito sapore un po' precario perché i prezzi e la versatilità dei mobili ikeiani rendono l'arredare casa un'avventura, una divertente evoluzione, una continua ricerca della sistemazione giusta e unica ma comunque modificabile per vivere in un ambiente confortevole e bello che cambia con il cambiare di gusti, mode, esigenze.






La presentazione dei pezzi con le immagini in movimento suggerisce diverse interpretazioni dello stesso mobile, aiuta a immaginare la soluzione più personale senza fossilizzarsi su un unico modo di vedere un oggetto. Dovrebbe essere così per ogni cosa che acquistiamo… perché un cardigan va indossato per forza con i bottoni davanti e l'etichetta dietro?












venerdì 21 febbraio 2014

Creatività compulsiva: l'ambiente intorno a Teo secondo me



In gergo si chiama makeover. 
Ecco il makeover dell'angolo di Teo, quella porzione di stanza che è tutta sua e che è ancora in fieri. Probabilmente quando cambieremo casa non avrò ancora finito di sistemarla ma io non ho fretta, mi piace tenere sempre qualcosa in ballo da fare.
In realtà più che un rifacimento è un continuo perfezionamento attraverso la sistemazione di dettagli che ovviamente interessano solo a me perché Teo ancora non può apprezzarli e coinquilino li trova divertenti e utili solo alla mia soddisfazione personale, che non è poco.
Io tuttavia penso che per Teo sia importante vivere in un ambiente stimolante e rilassante allo stesso tempo.


Questo carillon e le scarpine delle ultime foto sono due bellissimi regali di una delle tante zie fatine di Teo.




Ho deciso di cambiare i pomelli dell'Expedit (qui com'era prima): ho scelto questi di Zara Home a forma di nuvoletta. Erano bianco panna di plastica: con una mano di primer e una di vernice, quella avanzata della parete con cui ho anche dipinto le cassette della frutta (qui), ora sembrano di legno!





Ho appeso le marionette di cartapesta con cui mio padre e mia madre animavano le storie che mi raccontavano quando ero piccola, presto lo potremo fare noi per Teo.


Ho realizzato una nuova altalena e l'ho messa sopra culla con i miei vecchi pupazzi, quelli di Teo per ora sono in fondo al lettino ma il mio prossimo progetto prevede dei contenitori per i suoi futuri giocattoli.


Nel lettino, un fantastico Stokke che ci hanno girato degli amici già trifigliati, ho creato un riduttore arrotolando e cucendo due cuscini e infilando metà della federa sotto il materasso per bloccarli. Teo adora dormire qui, si addormenta facendo delle lunghe chiacchierate con tutti suoi amici di pezza e di peluche.
Abbiamo scelto quasi solo prodotti Stokke perché è chiaro che siamo ormai convinti che tutto ciò che arriva dal Nordeuropa è figo, sobrio, essenziale, efficiente, estetico. Chissà se è vero.
Comunque abbiamo letto, passeggino, marsupio, ovetto, vaschetta per il bagno, sacco-nanna, materasso, lenzuola, borsa per il cambio e il mitico seggiolone Tripp Trapp che ci hanno regalato i nostri amici.
Che figata.








Oltre a Zara Mini, la linea di Zara per i nani da 0 a 9 mesi, devo bloccare anche  Smallable, sito abbastanza proibitivo quanto a prezzi (giusto con saldi si può trovare qualcosa di accessibile) pieno di cose fantastiche: non solo abbigliamento ma anche decorazioni e giocattoli e tanto altro. Io ho ordinato questa tutina di lana super morbidissima con un pompon sul cappuccio.

domenica 17 novembre 2013

TAVOLINO DIY E UN BLOG SUPER BELLO

Ho un fiuto eccezionale per i blogger nordeuropei. Li adoro!
L'ultimo che ho scovato è quello di Manuela Hardy, mrs-hardy.com, architetto e interior designer norvegese e madre di tre figli. Il suo blog è ricco di progetti DIY per nulla scontati ma tutti caratterizzati dalle linee estetiche tipiche del design nordeuropero: originale ma non stravagante, pulito ma non freddo e realizzato con materiali facilmente reperibili. 

Rubandole le immagini (ma vi prego di visitarlo perché questa è una minuscola parte del suo archivio) vi propongo un progetto DIY che vorrei realizzare: un tavolino da salotto fatto con blocchi di legno e una mensola dello scaffale HYLLIS di Ikea (qui).


L'occorrente dunque è questo:

1 dei ripiani a una Hyllis di Ikea (9,99 euro) 
4 blocchi di legno 10x10x30cm (o dell'altezza che preferite)
2 tavole di legno 10x1x59cm

Trapano con punte e viti per legno.

Eventuale smalto colorato per legno, o impregnante trasparente, primer e smalto per il ripiano di acciaio.

Io faccio tagliare i blocchi di legno dal falegname per comodità e per non trasformare il mio soggiorno in una segheria, ma per realizzare il tavolino non serve essere Mastro Geppetto, basta osservare le fotografie*!





* tutte le immagini di questo post sono di Manuela Hardy.

mercoledì 30 ottobre 2013

La strada verso la semplicità#5/PASSATO E PRESENTE

Sto per uscire da questo corpo e ancora non ho fatto il punto della situazione, mi mancano un mucchio di cose essenziali ma come prima cosa ho pensato a creare un ambiente che fosse allo stesso tempo stimolante e riposante per Teo.
Avendo scelto di non usare una camera almeno per i primi mesi e cercando una via di mezzo tra l'estrema autonomia professata da Tracy Hogg e il cosleeping caldeggiato da Jacopo Fo, abbiamo deciso di dividere la nostra grande stanza da letto in due ambienti utilizzando un mobile-separé.
Ora Expedit, il mobile separé che oramai da un anno campeggia in tutte le case di tutti noi che non ci possiamo permettere un falegname, altro non è che la copia del mobile che mio padre costruì negli anni Ottanta come contenitore per i giocattoli miei e di mia sorella. Questo mobile ancora esiste ma non l'ho potuto portare da Brescia a Roma perché è pesantissimo, mi sono limitata a portare alcuni cubi colorati che entrano perfettamente negli spazi di Expedit.



I colori dei cubi sono accesi e forse tra un po' mi stancherò e li dipingerò ma per ora ho deciso di non farlo: evocano troppi fantastici ricordi della mia infanzia, così come questo cavallino di legno (anch'esso opera di quel genio di creatività e modestia del Max) e la sedia di Zia Maria, il cui gusto arredativo è testimoniato dalla foto qui a lato, che comprende anche la poltrona con ZioVito incluso. Teo li adorerà.
Tutti questi oggetti collegano il passato al presente e mi rassicurano e vorrei che questa sensazione di continuità  arrivasse anche a Teo.









Per illuminare ho creato una nuvola con i paralumi di carta e l'ho fissata al soffitto, inserendo la lampadina soltanto in uno. Mi piacerebbe riempire di più: tra un po' farò un'altra scorta di Regolit (paralumi in carta di riso), dato che alla prima escursione per non fare l'esosa ne ho comprati soltanto quattro. Anche qui l'ispirazione è arrivata da un'immagine scovata su Pinterest.

Al momento nell'Expedit c'è un po' di tutto oltre ai cubi e ai cassetti: i miei pattini di quando facevo le medie e trascorrevo le domeniche pomeriggio al Palatenda di Brescia, i libri che non hanno trovato spazio negli scaffali in corridoio e all'ingresso, un orso di peluche d'antiquariato comprato anni fa a Piazza Loggia, lo stereo per le pennichelle musicali di Coinquilino.









Pinterest è stato di ispirazione anche per queste altalene: ecco dei rami di castagno direttamente dalla Casanelbosco bucati e appesi con delle corde. 
Anche portare qui un po' di Casanelbosco mi piace: in questo blog ci sono tante foto, per esempio qui, qui, qui e qui.

Di base io non amo i peluche ma nel tempo ne ho ricevuti in regalo e li ho conservati: a sinistra un regalo di Laura di dieci anni fa, per farmi compagnia quando mi sono trasferita a Roma e a destra Giacomo, addirittura da un luna park del 1997. Come dice Coinquilino, io sono tutta psicologia: la stessa cosa se non evocasse altro da sé finirebbe in un attimo nella spazzatura, pur di levarla dalle scatole.







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