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domenica 29 giugno 2014

Diavolerie#1 - Il ghiacciolo di purea di frutta



L'Italia è un bellissimo paese. Abbiamo chilometri di spiagge, le isole, la pianura, le montagne vere. E una cifra di frutta e verdura reperibile a chilometro zero. 
Come dice la mia nuova guru dello svezzamento, Miralda (e sicuramente molti altri), vale la pena violare qualche regola "ferrea" del calendario dei primi cibi da introdurre ai lattanti per offrirgli frutta di stagione se i fatidici 5-6 mesi di vita combaciano, come per Teo, con l'arrivo dal fruttivendolo di albicocche, pesche, angurie, nespole e altra frutta super freschissima e non trattata.
Quindi oltre alle famose mela pera e banana Teo sta cominciando ad assaggiare anche l'albicocca, che adora (io un po' meno dato che imbratta tutine e bavaglini). L'albicocca è spaziale perché è funzionale quasi quanto la banana: basta aprirla e scavarla con il cucchiaino. Questa pratica secondo me è molto più interessante rispetto al ridurre la frutta a purea perché gli permette vedere con i suoi occhi quello che sta mangiando nella sua forma originaria.

L'Italia è dunque un bellissimo paese, peccato che a volte noi abitanti siamo un po' ottusi e ci perdiamo per pigrizia o diffidenza molte cose interessanti che in altre parti del mondo (in NordEuropa per esempio) sono pane quotidiano. 
Per questo ho deciso di aprire l'ennesima rubrica: "diavolerie". Le diavolerie sono quelle idee che mi piace sperimentare (sperimentare, e non è certo che tutte siano grandiose) e che di solito incontrano la diffidenza di chi preferisce non mettere in discussione il proprio sapere acquisito. Peccato però che spesso tale sapere sia stato acquisito un po' di decenni fa e in alcuni casi necessita di una rinfrescata o quantomeno del beneficio del dubbio: il dubbio sul fatto che Darwin avesse ragione, che l'essere umano si evolve (quante volte ho ripetuto questa cosa nel mio blog?) e che quindi chi è più giovane ha probabilmente un cervello più nuovo, più fresco, più avanti. 
E che quindi noi genitori su alcune cose sappiamo un po' più dei nonni perché siamo più aggiornati e perché il progresso è andato avanti (questa frase è pura tautologia, ma teniamola per forzare il concetto).


Perciò ecco la prima diavoleria: un modo alternativo di offrire la frutta a un nano già dall'inizio dello svezzamento, il ghiacciolo di purea di frutta.

Vi diranno che è una diavoleria. Che potrebbe prenderla male e poi rimanere traumatizzato per sempre e non volere mai mai mai più approcciarsi a un alimento gelato. Vi diranno che gli potrebbe fare male. Vi diranno che gli potrebbe anestetizzare le labbra e quindi soffrirebbe il freddo senza nemmeno accorgersene. 
Tutto vero! 
Se si schiaffa in bocca un ghiacciolo freddissimo a un bimbo di pochi mesi senza cautela, senza prima raccontargliela, senza stare attenti alla prima primissima reazione per fargli un sorriso rassicurante nel caso si stranisse potrebbe restarci male di brutto, soprattutto se è un bambino sensibile e se in generale non gradisce i cambiamenti. Ed è vero che il freddo potrebbe fargli male o semplicemente infastidirlo, per questo non dovrebbe ciucciarlo troppo a lungo e preferibilmente dovrebbe essere lui a tenerlo per poterlo allontanare quando sente troppo gelo alle labbra.
Con Teo faccio così: avvolgo il ghiacciolo di frutta in una lavetta (così non si gela le mani) e lascio che lo afferri e lo succhi con i suoi tempi, e ovviamente non lo perdo mai d'occhio!

L'ispirazione, lo ammetto, me l'ha data una foto di Luna su Instagram. La potenza delle immagini! Per me è da sempre una droga guardare e fare fotografie, e non mi interessa il supporto (analogico, iPhone, digitale), quello che conta è che siano foto belle e il mio concetto di bello è molto molto personale.


Luna è la bimba di Clara Ivy, Graphic Designer di Brighton che ha uno shop molto carino qui.
All'inizio ho provato avvolgendo la purea di mela nell'alluminio formando un rotolino e congelandolo. Poi mi sono dotata di lolly-maker (con i quali devo però monitorare Teo e guidarlo sul lato quando arriva allo stecchetto).

Teo lo adora anche perché è nella fase-dentini perciò il fresco sulle gengive gli da sollievo e un altro vantaggio è il fatto che non serve imboccarlo perché lo può mangiare senza aiuto (ma sempre sotto osservazione!).


Ci sono un sacco di lolly-maker in commercio, su Amazon si trovano quelli super professionali e anche quelli "firmati" dalla mitica Annabel Karmel sia in versione ghiacciolo sia in versione "mini"





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