Odio la carta da parati!
Nella mia vecchia casa bresciana ne avevamo una splendida, sui toni dell'arancione spento e con ricami molto barocco-annisettanta: rendeva tutto l'ambiente del soggiorno crepuscolare e inutilmente pieno.
Nella mia vecchia casa romana ce n'era una tremenda color avorio addirittura sotto l'intonaco, l'ho dovuta togliere pazientemente per ritinteggiare di bianco l'ingresso, il corridoio e l'antibagno: la fatica è durata una settimana ma il risultato è stato magnifico.
Mi piace così tanto cambiare idea che ho deciso di dare alla carta da parati una seconda (anche terza) possibilità nella nuova casa, anche se ne metterei solo due o tre strisce simboliche con stampe diverse e molto contrariate tra loro sulla stessa parete.
Mi sono fatta un giro per avere un'idea ma so che sarà il caso, prima o poi, a guidarmi nella scelta.
Queste di seguito sono state disegnate dal figlio di otto anni della designer svedese (svedese) Elisabeth Dunker. Il suo blog è questo, pieno pieno pieno di ispirazioni.